Progettisti e l’assessore Cavallari sorpresi in un sopralluogo all’interno dell’impianto: nell’aria c’è un cantiere ‘veloce’ per ristrutturare lo storico campo di calcio con 2.000 posti di capienza senza usare la tribuna inagibile
TERAMO – In prossimità dell’Epifania parlare di regali viene spontaneo. E pensando pensando, soprattutto alla evitabilissima forzatura che costringerà il Città di Teramo ad affrontare il Piano della Lenta al Bonolis, con la quasi totalità degli appassionati del calcio a boicottare la ‘trasferta’, ecco un dono che la tifoseria biancorossa potrebbe trovare nella calza della Befana 2023: lo stadio Comunale rimesso a nuovo e praticabile per le partite di calcio.
Se ne parla da tempo? Sì, ma adesso qualcosa di concreto c’è… Cosa faceva ieri mattina all’interno dello storico campo sportivo cittadino, quel gruppo di tecnici ‘armati’ di tavole planimetriche e strumenti da lavoro tipici di chi fa calcoli e misurazioni?
Noi di emmelle.it li abbiamo notati, perché insospettiti dal cancello di ingresso della tribuna del vecchio e caro Comunale aperto. Siamo entrati e abbiamo intuito che qualcosa si stesse muovendo su un argomento tanto caro alla cittadinanza, non solo sportiva, e la presenza con loro del pragmatico vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Cavallari, ci ha fatto fare uno più uno. Non trapela granché, però la sensazione è forte: i tecnici, su impulso del vicesindaco Cavallari, stanno elaborando un piano di fattibilità per riattivare la funzionalità dello stadio Comunale.
Nella progettualità dell’amministrazione, l’idea potrebbe essere quella di un impianto che non utilizzi la tribuna (inagibile e da ricostruire, quindi con tempi più lunghi), ma che trovi la capienza utile per le necessità delle società sportive cittadine, a cominciare dal Città di Teramo, con una capienza attorno ai 2.000-2.500 spettatori negli altri tre settori: dalla mitica Curva Est, ai distinti (il vecchio ‘Prato’) e alla Curva Ovest. Il rettangolo di gioco verrebbe realizzato in sintetico. Pochi mesi di cantiere, un bel restyling, un recupero funzionale atteso e sognato da tempo, un dono che metterebbe all’angolo le velleitarie richieste del gestore del Bonolis. Un progetto da sostenere con tutte le forze, dunque, che restituirebbe una ‘casa’ al Città di Teramo con buona pace di chi ha investito in pessime speculazioni: ovviamente il tutto, se l’iter progettuale non troverà intoppi, nelle intenzioni dell’assessore Cavallari potrebbe avverarsi già per l’inizio del prossimo campionato.